L’ennesima offesa di Calenda ai siciliani. Durante la trasmissione Accordi & Disaccordi, condotta da Luca Sommi, il leader di Azione ha dichiarato che in Sicilia ci sono ancora persone che lavano i panni negli abbeveratoi. Un’affermazione che dimostra non solo una profonda ignoranza, ma anche un disprezzo verso una terra e un popolo con una storia millenaria.
Se Calenda intende rappresentare la Sicilia in modo distorto, abbia almeno il buon senso di non presentarsi in campagna elettorale a chiedere voti. Invece, colmo dei colmi, è stato eletto nel collegio in Sicilia occidentale al Senato. Per dignità dovrebbe preoccuparsi di trovare soluzioni insieme al governo nazionale per affrontare il drammatico problema della siccità, che colpisce gravemente soprattutto gli agricoltori, in una Sicilia che cerca di combattere più di altri territori il cambiamento climatico.
Già in passato, quando Calenda è venuto in Sicilia per denigrare, mi sono trovato costretto a denunciarlo. La prossima volta che metterà piede qui, spero che almeno trovi l’acqua per sciacquarsi la bocca prima di parlare di una terra di cui non conosce né la dignità, né la cultura. Se dopo essere stato eletto in Sicilia Calenda si sente in diritto di guardare i siciliani dall’alto in basso, è evidente che ha sbagliato collegio elettorale. Ma pare palese a tutti che politicamente si somma a tanti altri errori di Calenda che, ormai, ha successo soltanto nelle imitazioni di Crozza.
Stefano Cirillo segretario regionale della DC